Spunti di viaggio

In tour tra i Castelli in Emilia Romagna

Un itinerario che dalla pianura parmense raggiunge le colline e il crinale dell’Appennino Tosco-Emiliano, tra fortezze dalle mille torri, sapori e grandi panorami.

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Il percorso in breve

Un tour tra i castelli, una giornata da gourmet e un giro nel parco dei 100 laghi, per vivere tutta la magia di questo territorio!

È ideale per…

Un weekend ideale per chi ama viaggiare lentamente, in moto o in coupé, tra paesaggio e architetture storiche di grande fascino, con intense soste gastronomiche. Ma anche per chi vuole vivere attivamente la natura dell’Appennino.

Dove soggiornare

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1° giorno – In tour tra i castelli

Iniziate la vostra visita da Colorno, tra le anse del fiume Po, ad appena 13 chilometri da Parma.

 

Incantevole! #reggiadicolorno

Un post condiviso da Reggia di Colorno (@reggiadicolorno) in data: Apr 27, 2018 at 3:05 PDT

Il gioiello della cittadina è la Reggia di Colorno, un grande palazzo con più di 400 sale e un giardino storico alla francese, che per lungo tempo fu la residenza estiva dei duchi di Parma.
La Versailles parmense si può visitare tutto l’anno: salita la scalinata marmorea all’ingresso si scoprono il piano Nobile, la Sala Grande e la cappella ducale di San Liborio. L’entrata al giardino, che risale al 1480, è gratuita ed è consentita fino al tramonto. L’Aranciaia, oggi separata dal parco, usata in passato per la coltivazione degli agrumi in inverno, è la sede del Museo Etnografico della civiltà contadina.

Risalendo il Po, le strade pianeggianti fiancheggiate da infinite distese di campi coltivati vi porteranno portano a San Secondo Parmense, presso la Rocca dei Rossi, nata come castello medievale nel centro storico, per diventare poi fastosa residenza rinascimentale.
Tra i tantissimi ambienti da visitare vi consigliamo la Sala dell’Asino d’Oro, con la rappresentazione della favola di Apuleio, ma anche la Sala dei Fasti Rossiani che racconta, in dodici grandi quadri, altrettanti episodi gloriosi della nobile famiglia.

Verso l’ora del tramonto andate verso Fontanellato, per visitare la scenografica Rocca Sanvitale, ancora circondata da un suggestivo fossato pieno d’acqua con le case porticate tutt’intorno.Troverete di sicuro qualche occasione di sosta golosa nei ristoranti tipici. All’interno della cortina merlata e delle torri angolari perfettamente conservate, c’è da perdersi tra gli affreschi delle sale, tra i quali spicca un ciclo pittorico opera del Parmigianino.

L'immagine in copertina è di Barbaragin.

2° giorno – Giornata golosa lungo la Val Parma

Dedicate il secondo giorno alla Val Parma, iniziando da Sala Baganza e dalla sua Rocca, piuttosto originale rispetto alle altre visitate.
Qui infatti una grande cinta muraria gira attorno al giardino con il prato all’inglese, affiancata da una costruzione a tre piani che è quanto resta dell’edificio originario. Con una visita guidata potrete ammirare le sale affrescate in stile settecentesco in cui vivevano Maria Amalia d’Asburgo e Ferdinando di Borbone, che trasformarono la rocca quattrocentesca in residenza di caccia.

Per una passeggiata tra i boschi, appena fuori dal centro abitato si trova il Parco regionale dei Boschi di Carrega, con alcuni itinerari da percorrere a piedi o in bici, habitat naturale di lepri, dove è piuttosto frequente incontrare i caprioli.

Un breve trasferimento vi porterà nel territorio di Langhirano, sulle prime colline che anticipano l’Appennino Tosco-Emiliano, da cui svettano i torrioni del Castello di Torrechiara. Una fortezza bella e complessa nella struttura, che si sviluppa su due piani con più torri a livelli diversi, un reticolo sotterraneo di segrete e il borgo medievale.
La sua unicità di maniero dalla “doppia destinazione” - difensiva e residenziale - è comprovata dalle tre cerchia di mura e dalle torri angolari, ma anche attestata dai meravigliosi affreschi delle sale interne.

Venne costruita a metà ‘400 per volere di Pier Maria Rossi, che desiderava una residenza per la sua amata Bianca Pellegrini; la Camera d’Oro, la più sontuosa delle sale affrescate, racconta il prestigio della famiglia Rossi, l’amore dei due giovani, e ricostruisce la mappa dei possedimenti e delle terre del feudo.

A Langhirano è assolutamente d’obbligo anche una sosta enogastronomica: il centro è infatti considerato il fulcro della produzione di prosciutto crudo di tutta l’Emilia. Tra un assaggio e un acquisto si può visitare il Museo del Prosciutto e dei Salumi di Parma, oppure uno dei salumifici o delle numerose cantine sulle colline circostanti.
Protagonisti del territorio sono il Prosciutto Crudo di Parma Dop e il Parmigiano-Reggiano Dop, ambasciatori del gusto italiano in tutto il mondo. Qui, con cura artigianale, vengono stagionati i prosciutti di maiale e il latte viene trasformato in formaggio. I consorzi, i caseifici e i salumifici della zona sapranno stupire il vostro palato con le fette più pregiate.

3° giorno – Il Parco dei Cento Laghi

Di nuovo a bordo, si percorrono i circa 40 km di lenta salita che portano a Lagdei per un’immersione nella natura parmense nel Parco dei Cento Laghi.
Questo parco è attraversato dall’Alta Via dei Parchi, un lungo sentiero che riunisce i territori verdi delle province emiliano-romagnole.
In questo tratto si può percorrere la seconda tappa, dal Lago Santo Parmense a Prato Spilla, che consente di camminare anche fino a otto ore tra conche di origine glaciale, praterie, creste rocciose e lastroni levigati.

Se non volete osare tanto, dal Rifugio Lagdei potrete “accontentarvi” di camminare per circa un’ora immersi in una grande faggeta fino alle rive del Lago Santo, dove si trova il Rifugio Mariotti, perfetto per una sosta gastronomica.

 

Un post condiviso da Keoma Della Croce (@keo.91) in data: Giu 11, 2017 at 10:40 PDT

Lungo la strada del ritorno fermatevi a Parma.
L’antica capitale del ducato di Parma e Piacenza vale bene una passeggiata nel centro storico, anche solo per attraversare le luci di Piazza Duomo con la Cattedrale romanica e l’imponente Battistero ottagonale in marmo rosa. Da qui perdetevi tra i vicoli fino all’animata e romantica via Farini, per un aperitivo o una cena nei locali tipici.

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