Spunti di viaggio

Lungo le strade dei vini (e dei sapori) d'Italia

Visitare le cantine vinicole, assapore i prodotti del territorio ed esplorare nuovi posti. Questo è tutto quello che potrete fare lungo le strade del vino.

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In Trentino Alto Adige tra vini, formaggi e trote

Un percorso ideale, una raccolta di prodotti di eccellenza, un mondo di sapori. E' quello che ritroverete lungo la Strada dei vini e dei Sapori del Trentino, una straordinaria via che si snoda tra le acque del Lago di Garda, le viti di Piana Rotaliana, le cime di Madonna di Campiglio e le discese della Valsugana, fino alle strade di Trento e le meraviglie storiche di Rovereto.

Tanti ingredienti da far perdere la testa vi attendono. I prodotti spaziano dal vino ai formaggi, arrivando ai salumi, alle trote e alla frutta. Sarà impossibile non saziarsi e anche i palati più esigenti troveranno qualcosa di speciale da provare. Ma quello che conta in questa zona sono i suoi abitanti: la strada del vino e dei sapori del Trentino è simile ad un’associazione che cerca di valorizzare le produzioni agroalimentari tipiche, scommettendo sulla bontà di quello che si coltiva, si produce e si propone all'ospite.

Lasciatevi coccolare allora da vini come il Trentodoc, il Muller Thurgau e il Marzemino, addentate i formaggi spressa e vezzena accompagnati dalla lucanica trentina o la ciuìga banale. Non dimenticate il pesce, soprattutto quello di acqua dolce, come le trote e i salmerini.

Quando avrete finito il vostro tour di assaggi, passate ad un itinerario culturale: lungo la via potrete visitare l'Ecomuseo dell'Argentario, un museo nato per tutelare e valorizzare l'area, Casa Porfido per conoscere le origini di questa roccia vulcanica effusiva e della gente che l'ha trasformata in una tradizione centenaria e il Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina.

Per continuare il vostro percorso enogastronomico in questa regione, vi consigliamo di scegliere uno dei nostri agriturismi del Trentino Alto Adige che hanno il ristorante e prevedono la vendita di prodotti tipici!

In Umbria sulle orme del prezioso Sagrantino

Di sicuro ne avrete già sentito parlare. Non caso è uno dei più importanti e preziosi vitigni autoctoni del nostro paese. Stiamo parlando del Sagrantino, un corposo vino dal colore rosso rubino, coltivato da secoli sulle pendici delle colline umbre. Ci troviamo ai piedi di Montefalco, a pochi chilometri tra Todi e Spoleto, in un territorio affollato di ulivi, torri e borghi medievali.

Le zone attraversate dalla strada del vino Sagrantino sono le stesse che nel corso dei secoli hanno visto il passaggio di diversi personaggi: da San Francesco d'Assisi a Federico II di Svevia fino ai Romani. Qui tra Bevagna, Castel Ritaldi, Giano dell’Umbria, Gualdo Cattaneo e Montefalco, San Francesco parlava agli animali, i Romani si spostavano per raggiungere nuovi territori e Federico II di Svevia si esercitava con i suoi falchi. 

Il vino Sagrantino è arrivato in Umbria tramite un gruppo di frati francescani provenienti dall'Asia Minore che iniziarono a produrlo dolce. Oggi esiste la versione secca e quella dolce. Ad accompagnare il celebre rosso, ci sono anche il Doc Montefalco, altro vino rosso prodotto in prevalenza da uve Sangiovese, che invecchia per almeno un anno nelle botti di rovere delle tante cantine delle campagne, e il Montefalco Bianco, ottenuto da uve in prevalenza Grechetto e Trebbiano. 

Partite da Bevagna, piccolo borgo vicino Foligno, senza dimenticare di fare un giro nella sua piazza, considerata una tra le più belle in Umbria, e proseguite verso Montefalco e la sua vista su Spoleto, Trevi, Foligno e Spelli, per poi abbandonarvi alla visita di Castel Ritaldi, con il suo bel castello del '200 e Giano dell'Umbria, un altro tipico centro medievale di collina. Ultima tappa del nostro itinerario il borgo arroccato tra i colli verdeggianti, Gualdo Cattaneo, un paese di straordinaria bellezza, caratterizzato da un sistema di castelli intricato davvero affascinante. 

Sapete quanti agriturismi in Umbria con vendita di prodotti tipici abbiamo? Più di 200! Scegliete in quale soggiornare..

Basilicata pittoresca assaporando l'Aglianico di Vulture

Sarete sicuramente attratti dalla bellezza del paesaggio, quel rilievo di origine vulcanica che si trova a confine tra Campania e Basilicata chiamato Vulture, ma aspettate di assaporare il vino che si produce in queste zone e poi ne riparliamo. Se scegliete come destinazione la Basilicata, la strada del vino Aglianico è quella che dovrete seguire. 

Siamo in Lucania e per entrare nel vivo della visita e del gusto di un vino reso celebre da poco dirigetevi subito a Rionero in Vulture, il centro vinicolo più di spicco della strada dell'Aglianico. Sarà piacevole visitare la chiesa settecentesca della Matrice e i due laghi vicini di Monticchio e accompagnare l'assaggio del vino con dei formaggi pecorino e caciocavallo, prodotti che vengono coltivati sulla montagna circostante. 

Subito dopo c'è Melfi, un'antica città di rango imperiale. Sapete che nella Torre dell’Orologio del borgo è custodito un sarcofago romano, scolpito sul coperchio, con le delicate fattezze di una fanciulla? E poi via verso Venosa, le sue suggestioni storiche e i resti di un grande anfiteatro di età imperiale da diecimila posti, Lavello e Acerenza. 

In queste terre si organizzano mensilmente spettacoli, seminari, degustazioni, laboratori del gusto, convegni ed esposizioni per mostrare ai turisti curiosi il meglio del vino aglianico, della gastronomia lucana e dei suoi sapori. Le aziende vinicole sono sempre pronte a metter in mostra le proprie produzioni. Provare, per credere.. 

Provate a ricercare tra i nostri agriturismi in Basilicata quelli con ristorante per assaggiare anche durante il soggiorno i prodotti tipici del territorio.

Liguria: vino e olio tra Alpi e mare

Sorpresi di trovare la Liguria tra i percorsi del vino che vi stiamo consigliando? Se pensate che la regione vanti un'antica e ricca tradizione culinaria ma in fatto di vini risulti più avara, data la conformazione del territorio, vi sbagliate. In realtà la vite nella regione è sempre stata coltivata, fin dai tempi antichi: ci sono tante testimonianianze storiche che lo ricordano. E riflettendoci bene, pensando alla posizione a metà tra mare e collina, ci rendiamo conto che i vini di questa regione devono avere delle caratteristiche uniche.

Prendete la macchina allora e partite verso la Strada del vino e dell'olio dalle alpi al mare, che si snoda tra le province di Savona e  Imperia e segue un percorso di ben 120 km tra la Riviera di Ponente e il Colle di Nava. Dove fermarsi? I principali centri e poli turistici che incontrerete sono Alassio, Albenga, Borgio Verezzi, Loano e Spotorno. Ma ancora più caratteristici sono i piccoli borghi e le colline verdeggianti dove troverete le antiche dimore dei contadini.

Per quanto riguarda gli assaggi, da provare i due bianchi più noti, il Pigato, dal gusto più secco e una buona gradazione alcolica, e il Vermentino, da accompagnare ad una cena di pesce. Se amate i rossi vi consigliamo il Rossese e l'Ormeasco, che gli intenditori assoceranno ai vini più corposi piemontesi.

Quando vi verrà un certo languorino, non dimenticate che siete nella patria del pesto, e che proprio in queste zone prodotti come l'aglio bianco, l'olio extravergine d'oliva e il basilico hanno il loro habitat naturale. 

Cercate un posto in cui poter comprare qualche prodotto provato lungo il percorso? Allora soggiornare in uno dei nostri agriturismi in Liguria che propongono ai loro ospiti tanti prodotti del territorio: qui potrete assaggiarli e comprarli direttamente!

Verdicchio, protagonista dell'entroterra marchigiano

35 km che passano nel cuore delle Marche, tra le province di Ancona e Macerata e le valli appenniniche, per esplorare la zona dove si produce il Verdicchio. Si parte dalle Grotte di Frasassi, il più grande complesso ipogeo d'Europa famoso per le stalattiti e le stalagmiti e si prosegue per Fabriano.

Quando arriverete in città, vi conviene fare un salto nel nuovo Museo della carta e della filigrana, che ripercorre il filo di una tradizione locale antica. Vi consigliamo di prenotare una visita guidata, che prevede la dimostrazione pratica della produzione della carta a mano, effettuata dai mastri cartai del museo, la visione di filigrane antiche e di un filmato sulla storia della carta. Usciti da lì, spaziate per il centro storico, un vero e proprio spaccato medievale, dove non sarà difficile immaginare la vita cittadina di un tempo.

Scendete verso sud in direzione Matelica a respirare l'aria di antica nobiltà, circondati dai numerosi vigneti del Verdicchio. Il vino prodotto in queste zone è diverso rispetto a quello che troverete a Jesi. Cercate di prestare attenzione alle differenze: il verdicchio di Matelica non può contare sulla tradizione contadina di quello prodotto nei Castelli di Jesi, ma grazie al lavoro di esperti enologi oggi risulta un vino dal gusto molto forte.

Un altro percorso possibile lungo le strade del Verdicchio è quello che vede una deviazione verso Jesi, nell'entroterra di Ancona con il suo sontuoso centro storico, casa del vino doc e verso Montecarotto, la città del vino e dell'olio. Oltrepassando la Cupramontana troverete Staffolo, un borgo che vanta la qualifica di Bandiera arancione Tci.

Smartphone a portata di mano: siamo di fronte ad uno dei tanti balconi marchigiani, quello della Vallesina. Nelle giornate limpide, lo sguardo riesce a raggiungere il mare Adriatico. Scattate delle foto e poi dirigetevi lungo la cinta muraria dove troverete il Museo del vino e dell’arte contadina con annessa enoteca, perchè non entrare?

Un'idea per il soggiorno la troverete tra i nostri agriturismi delle Marche. Vi consigliamo quelli specializzati nella vendita di prodotti locali, per continuare a coniugare la vostra permanenza con il gusto!

Ma la lista non finisce qui. Ci sono altri percorsi da poter intraprendere lungo il nostro paese. Leggi anche:

Le strade del vino in Sicilia

Le strade del vino in Toscana

Le strade del vino in Piemonte

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