Spunti di viaggio

Colline pisane: da Lajatico a Lari

Da Lajatico a Lari, nel regno delle fiabe: mulini a vento, antichi borghi, boschi e castelli

L’itinerario si muove da sud verso nord, attraversando centri di notevole interesse storico ed ambientale, testimonianza di un´antichissima attività umana. Il borgo di Lajatico vanta origini longobarde, ma quest’area fu probabilmente ancor prima abitata dagli Etruschi. Da vedere la Chiesa di San Leonardo e la villa medicea di Spedaletto, che fu dimora di Lorenzo il Magnifico.
Il territorio circostante é una festa per gli occhi: con la strada panoramica circondata dai mulini a vento per Orciatico, con le vie immerse nel verde (percorribili per buona parte solo a piedi) per accedere alle suggestive rovine della Rocca di Pietracassia, arroccata su un imponente masso calcareo, sbarramento naturale tra la Valdera e la Valdicecina.
Lasciato il borgo, in direzione Pontedera, dopo 9 Km si imbocca la Strada Statale 439, da percorrere fino alla deviazione per Terricciola.
Quest’area fu massicciamente abitata già in epoca pre-romana. Dal punto di vista enologico la zona ha grande rilievo, come testimoniano le molte aziende sviluppatesi nei suoi confini. Un altro prodotto da non lasciarsi sfuggire è il tartufo estratto dalle ricche tartufaie della vicina frazione di Selvatelle. Non può mancare una visita alla grandiosa Villa Gherardi Del Testa con i suoi splendidi affreschi e trompe-l’oeil.
Lasciata Terricciola l´itinerario prosegue lungo la strada che costeggia Morrona e Soiana, dove si trovano necropoli di età ellenistica, per poi attraversare Soianella, fino a giungere a Villa San Marco ove possiamo ammirare la struttura architettonica dell’antica Pieve romanica di Suvigliana.
Fattorie e poderi si susseguono fino a Lari, paese che sorge attorno ad una grande Fortezza Medicea realizzata nella prima metà del ´500 sopra ad una rocca medievale ed é circondato da una doppia cinta di mura. Per quanto vi siano tracce di insediamenti di epoca etrusca, il periodo più fulgido nella storia di questo territorio fu senz´altro il Medioevo.
Posto al centro delle Colline Pisane in posizione dominante, questo castello fu sede di capitanato e di vicariato ed ebbe un ruolo di grande rilievo nelle tumultuose vicende che, durante la guerra tra Pisa e Firenze, sconvolsero la zona per molti anni. Oltre alla fortezza, da vedere anche il Palazzo Pretorio e la Chiesa Parrocchiale.
Lo scenario è di quelli difficili da dimenticare: tra i borghi e paesini incastonati tra ciliegi, viti ed olivi, spiccano Casciana Alta con la Chiesa di San Nicola e la Chiesa dell’Immacolata, Usigliano, San Ruffino e Cevoli. Il tragitto prosegue ancora per i saliscendi della Via delle Colline, fino a portare (5 Km.) a Crespina, dove si trova la Cantina Sociale e numerose bellissime ville. Vale una visita il Centro allevamento delle Civette, unico in Italia.

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