Spunti di viaggio

Cosa mangiare a gennaio: frutta e verdura di stagione

Quali sono i prodotti da acquistare, da utilizzare in cucina e ritrovare nei nostri ristoranti in agriturismo durante il mese di gennaio?

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Con gennaio siamo ormai nel pieno della stagione invernale. Quali sono i prodotti da acquistare, da utilizzare nelle nostre preparazioni e ritrovare nei nostri ristoranti in agriturismo durante questo mese?

La frutta di gennaio

Iniziamo dal mandarino! Questo frutto rientra nell'ampia famiglia degli agrumi, protagonisti di tutta la stagione fredda grazie alla loro caratteristica di avere un buon contenuto di vitamina C e quindi di stimolare il sistema immunitario, maggiormente sotto stress in questo periodo dell'anno.

Tra gli agrumi è quello più ricco di zuccheri, quindi il più dolce e per molti il più apprezzato.

Del mandarino non si butta nulla! Solitamente si pensa solo alla polpa, ma lo sapevi che la buccia è ricca di limonane - sostanza antiossidante amica della giovinezza della pelle - e da essa si estrae un olio essenziale molto utile contro gli anestetismi della cellulite, ma anche per contrastare insonnia e stress?

Oltre la C, troviamo molte altre vitamine al suo interno, oltre a sali minerali e fibre; insomma, una miniera di salute!

E se sei scaramantico, ecco una curiosità che fa per te: sognare di mangiare un mandarino indica un periodo positivo, mentre sognarne il profumo vede all'orizzonte piacevoli novità.

Cosa mangiare a gennaio, mandarini

Ora parliamo dei datteri. Principalmente presenti sulle tavole durante le feste natalizie, i frutti essiccati si possono trovare tutto l'anno.

Essendo molto zuccherini, i datteri sono tanto apprezzati soprattutto dai più golosi, e grazie a questa loro caratteristica e al loro potere calorico, diventano il frutto ideale per gli sportivi,  le persone debilitate o semplicemente affaticate; il loro consumo deve essere invece moderato da parte di chi soffre di diabete o è in sovrappeso.

Molti sono comunque i loro effetti benefici sulla salute: essendo ricchi di sali minerali, sono considerati degli ottimi riminerallizzanti naturali; presentano proprietà antinfiammatorie soprattutto a carico delle vie respiratorie e dell'intestino; sono ottimi per chi soffre di anemia grazie al loro contenuto di ferro; svolgono un'azione salutare anche sul sistema nervoso e da uno studio condotto nel 2002 sembra che il loro contenuto di zolfo contrasti le allergie stagionali.

Per godere di tutti questi benefici, è importante fare molta attenzione alla loro qualità e modalità di lavorazione e confezionamento, la loro superficie appiccicosa infatti attira a sé diverse impurità.

Oltre ai ben conosciuti frutti freschi ed essiccati, altri prodotti si ricavano dai datteri: l'arrak è un rum asiatico prodotto principalmente in medio ed estremo oriente ed esportato in tutto il mondo; ci sono poi il così detto miele, la farina di dattero con cui si prepara un pane tipico ed un surrogato del caffè ricavato dai semi.

Un'ultima curiosità: gli antichi egizi consideravano i datteri simbolo di fertilità.

Cosa mangiare a gennaio, datteri

Più comunemente chiamati “frutta secca”, i frutti in guscio sono una miniera di sostanze benefiche per la nostra salute. Comprendono noci, nocciole, pistacchi, arachidi, anacardi, mandorle, pinoli, ma tutti sono accumunati dalla ricchezza di acidi grassi polinsaturi (omega 3 e 6) che svolgono un'azione protettrice soprattutto sull'apparato cardiovascolare; quindi tutti dovrebbero mangiarne, in piccole dosi anche da chi ha problemi di peso (essendo molto calorici).

Sono inoltre ricchi di vitamine, sali minerali, fibre e sostanze antiossidanti.

I frutti in guscio possono essere consumati al naturale, come snack, ma anche in cucina possono essere quell'ingrediente che fa assumere al piatto – sia dolce che salato - quel tocco in più. Alcuni sono anche la base di latti vegetali, olii da usare non solo per condire ma anche per idratare e nutrire il corpo, e perchè no per produrre “formaggi” vegani.

Cosa mangiare a gennaio, noci

I nostri consigli sui ristoranti in agriturismo

In Italia sono famosissimi datteri siciliani. Perché allora non provare uno dei ristoranti della Sicilia per scoprire come utilizzarli in cucina?

La verdura di gennaio

Chi non conosce la leggenda di Braccio di Ferro legata agli spinaci? Quale bambino poco amante della verdura non si è sentito dire che, mangiando spinaci, sarebbe diventato forte come il famoso marinaio dei fumetti? Questo mito è nato dalla credenza che contenessero un quantitativo molto alto di ferro, e probabilmente anche tu rimarrai ora deluso sapendo che si è basato su un errore di stampa: gli spinaci sì sono ricchi di questo minerale, ma ad esempio le lenticchie ne contengono tre volte di più; per favorirne inoltre l'assorbimento, buona regola è condirli con qualche goccia di limone.

Oltre al ferro troviamo anche calcio, rame, fosforo, potassio, magnesio, molte vitamine e clorofilla; presentano proprietà antiossidanti, depurative e lassative; sono ottimi anche per la salute degli occhi, per la regolazione della pressione sanguigna e nella prevenzione di diabete e tumori.

Deve mangiarne con moderazione chi soffre di calcolosi renale o debolezza ossea (in caso di ospeoporosi o fratture) a causa del loro contenuto di ossalati che ostacolano l'assorbimento del calcio; sono poco indicati anche per chi assume anticoagulanti essendo loro ricchi di vitamina k.

Se ti piace cucinare ed inventare ricette nuove, sappi che gli spinaci sono l'ingrediente che fa per te! Crudi o cotti sono un alimento molto versatile.

Cosa mangiare a gennaio, spinaci

Le cime di rapa sono inserite nell'elenco dei prodotti tradizionali regionali della Puglia, è qui infatti che si concentra la maggior parte della produzione; diffuse anche nel Lazio e in Campagna, è in questi territori che questo ortaggio viene utilizzato per preparare piatti tradizionali come le orecchiette alle cime di rapa.

Ma oltre ad essere buone, sono anche molto salutari: ricche di minerali (per lo più calcio, fosforo e ferro) e vitamine (in particolare A, alcune del gruppo B e C), svolgono un'azione disintossicante, mineralizzante, antiossidante, antinfiammatoria e antianemica, rinforzano il sistema immunitario, stimolano l'appetito e alleviano lo stress; aiutano a prevenire l'insorgenza di tumori e a tenere sotto controllo lo stress; il loro contenuto di acido folico protegge il feto da eventuali malformazioni. Infine, la loro ricchezza in proteine le rendono un ortaggio particolarmente nutriente.

Sono sconsigliate a chi soffre di calcolosi, iperuricemia e gotta, a causa del loro elevato contenuto di purine.

Come puoi usare le cime di rapa in cucina? Tre sono i metodi per cuocerle: lessate, stufate o cotte al vapore; dopo di che possono essere portate in tavola sotto diverse spoglie! Tieni presente il loro sapore amarognolo, non sempre gradito a tutti.

Cosa mangiare a gennaio, lattuga

Nonostante possa essere gradita soprattutto in estate, come ingrediente di insalatone miste rinfrescanti e dissetanti, la lattuga si trova tutto l'anno per la sua capacità di adattarsi a qualsiasi tipo di clima e alle basse temperature.

Tante sono le varietà, si differenziano per forma, colore e consistenza, ma sono accumunate dalle medesime caratteristiche nutrizionali: la lattuga è poco calorica e il suo elevato contenuto d'acqua aiuta a reidratare l'organismo; presenta proprietà sedative grazie al lattucario, lattice biancastro che si libera dalla base dell'ortaggio appena tagliato, e se mangiata di sera (o assunta come decotto) facilita il sonno; il suo apporto di fibra – l'inulina – non solo favorisce il transito intestinale, ma alimenta anche il microbiota; è ricca di vitamina C e clorofilla, entrambe prezione per i loro effetti antiossidanti e antianemizzanti; il suo effetto ipoglicemizzante la rende adatta a chi soffre di diabete; la sua capacità di ridurre i livelli di omocisteina favorisce la prevenzione di malattie cardiovascolari e la produzione degli ormoni che regolano l'umore (serotonina, dopamina e noradrenalina); contrasta l'insorgenza di allergie e infiammazioni grazie al suo contenuto di quercitina.

La lattuga può essere consumata sia cruda (ideale per preservare le sue caratteristiche nutrizionali), ma se non è più molto fresca può diventare parte di zuppe e minestre.

Ti diamo alcuni consigli utili per l'acquisto in modo da poter godere appieno di tutti questi benefici: l'ideale sarebbe comprare un ortaggio di origine biologica, le foglie di lattuga infatti sono molto permeabili alle sostanze chimiche; l'utilizzo di pesticidi e diserbanti comporta la trasformazione dei nitrati assorbiti dal terreno in nitriti, tossici soprattutto per bambini, anziani e donne in gravidanza (fenomeno che può essere in parte contrastato condendo l'insalata con qualche goccia di limone, ricco di vitamina C); infine, è meglio comprare sempre il cespo piuttosto che la lattuga in busta in quanto il taglio disperde buona parte dei nutrienti.

I nostri consigli sui ristoranti in agriturismo

Quale regione se non la Puglia per assaggiare le cime di rapa e tante ricette a base di questo straordinario prodotto? Consulta subito la nostra lista di ristoranti in agriturismo in Puglia!

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